Ultime pubblicazioni

Care Socie e cari Soci,

siamo lieti di inviare alla vostra attenzione uno spazio dedicato alle vostre ultime pubblicazioni. Gli interessati a partecipare all’iniziativa sono invitati ad inviare i riferimenti degli ultimi contributi all’indirizzo metodologia@ais-sociologia.it                

Un caro saluto a tutte e tutti,

il Consiglio Scientifico di AIS Metodologia

01/06/2022

Maria Fobert Veutro (2023) Esplorare i valori. Narrazione e immaginazione come strumenti di ricerca sociale. Limena PD: Libreriauniversitaria.it Edizioni. Prefazione di Paolo Montesperelli.

Lo scopo di questo lavoro è presentare delle tecniche alternative a quelle più in uso per investigare empiricamente i valori, che possano ridurre i rischi di distorsione.

Nel primo capitolo si tratteggiano le concezioni riguardo i valori in diversi saperi e in epoche differenti. Nel secondo vengono illustrate le tecniche finora usate nella ricerca standard. Nel terzo capitolo si presentano i test proiettivi, strumenti costruiti a partire dagli anni Trenta del Novecento per lo studio clinico della personalità. Si ritiene che alcuni di essi, opportunamente adattati e usati in modi alternativi – sia nella somministrazione sia nell’analisi − alla pratica usuale in psicologia clinica, possano essere efficacemente impiegati per lo studio dei valori nella ricerca socio-psico-antropologica. L’uso di immagini o di frasi incompiute stimola l’esercizio della narrazione e dell’immaginazione e può rivelare grandi potenzialità euristiche nella ricerca sociale. Nel quarto capitolo si espongono studi pilota, realizzati con l’impiego del Thematic Apperception Test: uno sulle relazioni fra i generi, uno sulla subcultura di soggetti che fanno uso di sostanze stupefacenti, e il terzo sulle relazioni fra le generazioni. Con il primo e il terzo si mirava anche a confrontare la resa dell’uso del T.A.T. (composto da raffigurazioni graficamente ambigue) con quella dell’uso di altri strumenti non ambigui, almeno sotto l’aspetto grafico, come le immagini pubblicitarie. Nel quinto sono illustrate altre tre indagini – sulle immagini dei migranti, sulle relazioni fra i generi, e sugli atteggiamenti omofobici – per le quali sono stati costruiti strumenti ispirati al Test di completamento di frasi.

Allegata la copertina in PDF.

Bramanti D., Lombi L., Nanetti S. (2023), L’intervista diadica intergenerazionale, Bonanno editore, Acireale.

L’opera in breve

L’intervista diadica intergenerazionale (IDI) in co-presenza è uno strumento di raccolta dati – che appartiene alla famiglia delle interviste diadiche – finalizzato a fare emergere la dimensione relazionale, con particolare riferimento alle relazioni tra le generazioni all’interno delle reti familiari e amicali. In queste pagine si dà conto di come l’intervista diadica intergenerazionale possa essere applicata allo studio di tutti quei fenomeni sociali in cui la relazione tra le generazioni acquisti un ruolo interessante per il ricercatore. In modo più specifico, le domande di ricerca a cui si può provare a rispondere con lo strumento dell’intervista diadica intergenerazionale possono essere ricondotte alle seguenti: cosa succede nella relazione che può essere interessante analizzare per spiegare il comportamento di ego e di alter? Quando le relazioni sono generative o de-generative del benessere dei soggetti che appartengono a due generazioni (ad es., genitori-figli/nonni-nipoti)? Nel volume sono messi in evidenza gli elementi che l’accomunano alle interviste diadiche in generale e gli aspetti peculiari; sono analizzati i punti di forza, i limiti nel suo utilizzo e le attenzioni che il ricercatore deve avere nel costruire un setting che consenta alle parti coinvolte di coprodurre informazioni/dati utili; si evidenzia, quindi, la specificità dei dati prodotti considerando anche il ruolo dell’intervistatore; infine, viene proposto un possibile modello interpretativo dei dati raccolti.

 Stefano Nobile, Introduzione alla metodologia della ricerca sociale. Carrocci editore, 2022.

L’opera in breve

A che cosa serve oggi la ricerca sociale? Può ancora assolvere una funzione conoscitiva legata alle trasformazioni sociodemografiche? Come si è adattata alla diffusione dei big data e in che modo è stata capace di sfruttare le occasioni derivate da Internet e dai progressi dell’informatica? Il volume, oltre a rispondere a queste domande, offre al lettore una rassegna delle principali tecniche di ricerca (intervista, scale di atteggiamento, osservazione, focus group e altre), fino agli sviluppi più attuali. Partendo da una disamina sui principi epistemologici e sulle regole che governano il processo di indagine empirica, il libro considera – aggiornandolo – il dibattito tra sostenitori dell’approccio qualitativo e di quello quantitativo, mettendo in luce pregi e limiti di entrambi, per poi illustrare orientamenti di uso crescente (come la social network analysis) o più recenti (come il text mining). Il testo è pensato come un’agile guida per gli studenti dei primi anni dei corsi universitari o per chi si vuole avvicinare al tema. A questo scopo, le nozioni tecnico-statistiche sono ridotte al minimo, mentre vengono proposte diverse notazioni critiche e riflessioni sull’uso accorto degli strumenti metodologici nelle scienze sociali.